Dinamiche di coppia e decisioni durante l'organizzazione del matrimonio
Organizzare un matrimonio è bellissimo, ma diciamoci la verità: può anche diventare un campo minato. Non per forza tra sposi, ma tra genitori, suoceri, amiche che “ti conoscono da sempre”, fratelli che “vogliono solo aiutare”, e cugine con opinioni fortissime su fiori, colori, menù e playlist.
L’amore è una cosa semplice. L’organizzazione, a volte, no.
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Ci sono coppie che entrano in crisi alla terza discussione sul colore dei tovaglioli, e coppie che litigano per chi dovrà fare il discorso di ringraziamento.
Ci sono sposi che si trovano improvvisamente a gestire opinioni su tutto: dai fiori alle bomboniere, dai rituali della cerimonia al posto dove far sedere “quello zio lì, che lo sai com’è”.
E la domanda sorge spontanea: chi decide davvero?
Spoiler: la risposta giusta non è “lei decide tutto” (anche se accade spesso), né “lui non ha preferenze” (che poi, improvvisamente, scopre di tenerci tantissimo alla canzone d’ingresso).
La verità è che ogni coppia ha il suo equilibrio. Ma quando si tratta di un evento che coinvolge così tante emozioni, famiglie e aspettative… quell’equilibrio può vacillare.
Io, che questo lavoro lo faccio ogni giorno con passione e con metodo, vedo accadere piccole magie: come una coppia cambia, cresce, si confronta.
E vedo anche come piccoli dettagli organizzativi diventano grandi battaglie.
Ma c’è sempre una via d’uscita, e non è mai “cedere” o “imporre”, ma condividere.
Fare squadra.
Ricordarsi che il matrimonio non è solo il giorno delle nozze, ma tutto il percorso che lo precede.
E allora, ecco che una scelta fatta insieme – che sia il DJ o la disposizione dei tavoli – ha un valore che va oltre l’estetica.
Diventa il simbolo di una coppia che sa parlarsi, ridere, e a volte anche dire “ok, questa cosa la scegli tu, e io mi fido”.
Perché sì: fidarsi è anche questo.
L’organizzazione di un matrimonio può essere un crash-test di coppia… oppure una palestra in cui allenarsi a diventare una squadra ancora più forte.
E non servono “super poteri” o corsi prematrimoniali.
Basta la voglia di costruire un’esperienza che vi rispecchi, insieme… anche con l’aiuto e il sostegno giusto, se serve.
Io sono qui per questo.
Per riportare armonia quando serve mediazione, leggerezza quando arriva il panico, e sorriso quando tutto sembra troppo.
E per ricordarvi che sì, potete essere in due a decidere.
Anche se poi sarà lui a cedere sulla confettata, e lei sul colore della macchina.
Vuoi vivere l’organizzazione del matrimonio come un’avventura di coppia – e non una lotta tra stili e opinioni?
Ti aiuto anche a trovare il vostro equilibrio.
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